Ricerca SMA: IL NEJM PUBBLICA I RISULTATI FINALI DELLO STUDIO DI FASE DI FASE 3 SU NUSINERSEN PER IL TRATTAMENTO DELL’ ATROFIA MUSCOLARE SPINALE

Biogen ha annunciato che i risultati finali dello studio di fase 3 ENDEAR sulla terapia nusinersen per l’atrofia muscolare spinale (SMA) sono stati pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM). Nusinersen è il primo e l’unico farmaco al mondo approvato per il trattamento della SMA, una malattia neuromuscolare genetica rara che colpisce prevalentemente i bambini ed è la principale causa genetica di mortalità infantile.

 

La pubblicazione dei risultati dello studio sul NEJM sottolinea i vantaggi clinici e la sicurezza di nusinersen, evidenziando il potenziale terapeutico di questo trattamento rivoluzionario per le persone affette da SMA, una malattia invalidante e spesso letale. – ha affermato Richard Finkel, M.D., M.D., chief, division of neurology, department of pediatrics, Nemours Children’s Hospital di Orlando, Florida – Da medico ho potuto osservare l’impatto significativo che questo trattamento può avere sulle persone affette da SMA e sulle loro famiglie. Ho avuto l’onore di partecipare allo sviluppo di nusinersen e di vedere da vicino come questa terapia abbia dato alla comunità SMA un primo e vero senso di ottimismo”.

 

I due endpoint primari prestabiliti dello studio ENDEAR erano la percentuale di raggiungimento delle tappe motorie, definita come miglioramenti nelle categorie di tappe motorie nell’Hammersmith Infant Neurological Examination (HINE), e il tempo trascorso prima del decesso o della ventilazione permanente. L’analisi finale ha dimostrato che una proporzione maggiore di bambini trattati con nusinersen ha raggiunto le tappe motorie rispetto ai bambini non sottoposti a trattamento (51% vs. 0%, P<0,001), tra cui il pieno controllo della testa, la capacità di girarsi e di stare seduti o in piedi autonomamente.

 

Inoltre, nusinersen ha soddisfatto l’endpoint primario prestabilito relativo al decesso o alla ventilazione permanente nell’analisi conclusiva dello studio, dimostrando una riduzione statisticamente significativa del 47% del rischio di decesso o dell’uso della ventilazione permanente assistita (P=0,005) e una riduzione del 76% per i soggetti con una durata della malattia più breve.

 

Nusinersen ha mostrato un profilo beneficio-rischio favorevole. I dati sulla sicurezza erano coerenti con quelli previsti nella popolazione generale di bambini affetti da SMA ed erano simili a quelli riportati in uno studio open-label sulla comparsa della SMA in età infantile.

 

I dati pubblicati sul NEJM evidenziano ulteriormente i benefici che nusinersen può portare alle persone affette da SMA, come primo e unico trattamento approvato in vari Paesi. Al termine dello studio ENDEAR, la maggior parte dei bambini trattati con nusinersen hanno mostrato benefici significativi, indipendentemente dall’età e dallo stadio della malattia. – ha dichiarato Afred Sandrock, M.D., Ph.D., executive vice president and chief medical officer di Biogen – Siamo estremamente riconoscenti per il sostegno ricevuto dalla comunità scientifica, dai ricercatori clinici, dai pazienti e dalle famiglie che hanno partecipato agli studi e che continuano a contribuire al più ampio programma di sviluppo clinico mai effettuato per il trattamento della SMA”.

 

Il programma di sviluppo clinico di nusinersen comprende dati raccolti in oltre cinque anni e costituisce il più grande insieme di evidenze scientifiche mai realizzato per il trattamento della SMA. A seguito dei risultati positivi dell’analisi intermedia, Biogen ha concluso anticipatamente lo studio ENDEAR, in modo tale che tutti i partecipanti potessero ricevere il trattamento con nusinersen nell’ambito dello studio di estensione open-label SHINE. Oltre a SHINE, Biogen continua a raccogliere e a valutare dati per una comprensione più approfondita  dell’efficacia e della sicurezza di nusinersen in diverse popolazioni di pazienti.

 

Informazioni sullo studio ENDEAR

ENDEAR è un studio di 13 mesi randomizzato, in doppio cieco, controllato con procedura sham e condotto su pazienti affetti da atrofia muscolare spinale (SMA) a insorgenza infantile. L’analisi conclusiva sull’efficacia ha incluso tutti i pazienti (n = 121) che sono stati sottoposti alla visita finale dopo l’analisi intermedia (n = 78) e hanno avuto l’opportunità di partecipare alla visita di valutazione dopo sei mesi di studio. ENDEAR presentava due endopoint primari in termini di efficacia. Il primo era la proporzione di soggetti che raggiungono le tappe motorie della Hammersmith Infant Neurological Examination (HINE). La HINE è uno strumento clinicamente certificato e affidabile utilizzato per valutare il raggiungimento di tappe motorie fondamentali nei bambini. Il endpoint primario in termini di efficacia era la sopravvivenza senza eventi, definita come il tempo trascorso prima del decesso o della ventilazione permanente assistita (tracheotomia o ≥16 ore al giorno di supporto con ventilatore in maniera continuativa per >21 giorni in assenza di un evento reversibile acuto).

 

Stato del programma di sviluppo di nusinersen

Nusinersen è il primo farmaco approvato per il trattamento della SMA e a oggi è autorizzato per l’utilizzo negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Brasile, Giappone Svizzera e Canada. Biogen sta portando avanti ulteriori richieste di approvazione in altri Paesi. Biogen ha presentato altre richieste di autorizzazione e sta pianificando di avviare la stessa procedura in altri Paesi.

A livello globale, a partire dal 2016, in risposta alla stringente necessità di una terapia per le persone colpite dalle forme più gravi di SMA, Biogen ha sponsorizzato uno dei più grandi programmi gratuiti di accesso allargato (EAP) mai realizzati per le le malattie rare. Biogen ha ottenuto la licenza per sviluppare, produrre e commercializzare nusinersen in tutto il mondo da Ionis Pharmaceuticals, società leader nelle terapie antisenso.Biogen e Ionis hanno condotto un programma di sviluppo clinico innovativo che ha portato dalla prima somministrazione di nusinersen sull’uomo nel 2011 alla sua prima approvazione regolatoria nel corso di cinque anni.

 

Fonte: OKMEDICINA.IT

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