BIOGEN – NUOVI DATI NUSINERSEN sulla rivista Neurology
I dati pubblicati sulla rivista Neurology mostrano che il trattamento con nusinersen ha migliorato la funzionalità motoria e offerto benefici a lungo termine alle persone colpite da atrofia muscolare spinale (SMA) a esordio tardivo
- I pazienti di età compresa tra 5 e 19 anni trattati con nusinersen per tre anni hanno dimostrato miglioramenti clinicamente significativi nella funzionalità motoria e una stabilizzazione dell’attività della malattia
- Un paziente ha acquisito la capacità di camminare senza assistenza
- I dati hanno dimostrato anche la durata d’azione e sicurezza a lungo termine del trattamento negli individui con SMA a esordio tardivo, compresi quelli affetti da SMA di Tipo 3
- Al 31 marzo 2019 sono stati trattati con nusinersen più di 7.500 pazienti in oltre 40 paesi
Cambridge, Massachusetts – Biogen (Nasdaq: BIIB) ha annunciato la pubblicazione su Neurology, la rivista scientifica peer-reviewed della American Academy of Neurology, dei dati raccolti nello studio CS2/CS12, uno studio in aperto sulla sicurezza e la tollerabilità di nusinersen negli individui affetti da atrofia muscolare spinale (SMA) a esordio tardivo. Dai dati emerge che le persone con SMA a esordio tardivo, in seguito al trattamento con nusinersen, hanno riacquistato le funzionalità motorie che avevano perduto. Il trattamento ha inoltre stabilizzato l’attività della malattia, portando a miglioramenti nella conduzione delle attività quotidiane.
“Questi dati ci offrono nuove informazioni sul trattamento a lungo termine con nusinersen che, da circa tre anni, aiuta gli individui affetti da SMA a esordio tardivo, mostrando una migliorata efficacia clinica”, ha dichiarato il Dott. Basil Darras, autore principale dello studio e docente di neurologia presso la Harvard Medical School. “Un’analisi longitudinale di questo tipo non è mai stata realizzata prima d’ora, ed è utile perché fornisce una grande quantità di informazioni sulla capacità di nusinersen di prevenire la perdita della funzionalità motoria, o di riacquistarla se perduta. Tramite analisi come questa, inoltre, si può approfondire in maniera importante il profilo di sicurezza della terapia nelle persone affette da SMA a esordio tardivo. Nel cambio di paradigma sulla convivenza con la SMA, ad oggi in corso, studi a lungo termine di questo tipo sono e saranno essenziali per comprendere al meglio la malattia”.
“Questi risultati si aggiungono alle evidenze già ottenute che dimostrano come nusinersen sia lo standard terapeutico per la SMA, ampliando il suo profilo di sicurezza ed efficacia. I dati evidenziano che la terapia è capace di migliorare la vita delle persone affette da SMA, anche di coloro che sono colpiti da SMA a esordio tardivo, i quali, se non trattati, subiscono tipicamente un declino progressivo della funzionalità motoria“, ha dichiarato il Dott. Wildon Farwell, executive medical director, clinical development presso Biogen.
Il testo completo della pubblicazione, “Nusinsersen in later-onset spinal muscular atrophy: long- term results from the phase 1/2 studies”, è già consultabile online e apparirà sul numero del 21 maggio 2019 della rivista cartacea Neurology. Lo studio in aperto ha valutato 28 pazienti affetti da SMA a esordio tardivo che al completamento dello studio erano di età compresa tra 5 e 19 anni, includendo i soggetti con maggiori probabilità di sviluppare SMA di Tipo 2 (n = 11) e Tipo 3 (n = 17) già trattati con nusinersen per più di tre anni.
In aggiunta alla sicurezza, lo studio ha valutato anche i parametri della funzionalità motoria attraverso la scala Hammersmith Functional Motor Scale-Expanded (HFMSE), la scala Upper Limb Module (ULM) e il Six-Minute Walk Test (6MWT). I punteggi medi per ogni test mostrano dei miglioramenti clinicamente significativi.
Di seguito alcune delle evidenze più rilevanti:
- Nei partecipanti con SMA di Tipo 2 i punteggi HFMSE sono aumentati di 10,8 punti, mentre in quelli con SMA di Tipo 3 l’incremento si è attestato su 1,8 punti. I risultati contrastano nettamente con il decorso naturale della SMA, nel quale gli individui non trattati con SMA di Tipo 2 e 3 di norma subiscono un declino da 1 a 7 punti nei punteggi HFMSE dopo tre anni.1
- Tutti i bambini non deambulanti affetti da SMA di Tipo 3 hanno ottenuto un punteggio massimo di 18 punti nella valutazione ULM al giorno 350 e hanno mantenuto lo stesso livello di funzionalità fino al giorno 1.150. Il dato contrasta con il decorso naturale della SMA, nel quale i bambini non deambulanti affetti da SMA di Tipo 2 e 3 ottengono un punteggio ULM medio di 10,23 punti, con un incremento medio in 12 mesi pari a 0,04.2
- Gli individui con SMA di Tipo 2 hanno fatto registrare un incremento medio di 4,0 punti nella valutazione ULM fino a tre anni dalla valutazione al basale. Nel decorso naturale della malattia, le persone ottengono un incremento di 0,04 punti in un periodo di 12 mesi.2
- Nel test 6MWT, i partecipanti con SMA di Tipo 3 hanno aumentato di 92,0 metri la distanza percorsa camminando, rispetto alla diminuzione di 1,5 metri nel decorso naturale della malattia, riscontrato nello stesso test dopo un anno.3
- Nel corso degli studi, tra gli 11 bambini non deambulanti con SMA di Tipo 2, uno ha riacquistato la capacità di camminare senza assistenza. Un risultato del genere non è stato mai riscontrato nei soggetti con SMA di Tipo 2 non trattati.
- Due dei quattro bambini con SMA di Tipo 3, che in precedenza avevano perso la capacità di camminare, sono stati in grado di riacquisirla e di camminare in autonomia nel corso degli studi: questo dato suggerisce che l’inversione della perdita della funzionalità motoria potrebbe essere possibile negli individui con SMA a esordio tardivo trattati con nusinersen.
- Nessun partecipante ha interrotto la terapia a causa di eventi avversi e non sono emersi nuovi problemi di sicurezza nel periodo di osservazione, durato tre anni.
L’analisi è basata sui pazienti già sottoposti al trattamento durante lo studio CS2 che hanno proseguito la terapia nello studio di estensione CS12. Lo studio CS2 è stato uno studio di 253 giorni,
multicentrico in aperto a dosi multiple crescenti (3, 6, 9, 12 mg) condotto su bambini affetti da SMA di età compresa tra 2 e 15 anni. CS12 è stato uno studio di 715 giorni a dosaggio singolo (12 mg). L’intervallo di tempo tra i due studi è stato diverso da un partecipante all’altro.
Il programma di sviluppo clinico di nusinersen include dati raccolti nel corso di più di 6 anni da 300 pazienti e rappresenta la mole di evidenze più grande in assoluto per la SMA. I dati aggiornati al 31 marzo 2019 contano più di 7.500 individui affetti da SMA trattati con nusinersen in tutto il mondo, includendo i pazienti osservati nel periodo successivo alla commercializzazione nel programma EAP (Expanded Access Program) e i partecipanti alle sperimentazioni cliniche. Le informazioni prescrizionali per l’Unione europea sono consultabili su http://www.ema.europa.eu/ema/.
Informazioni su nusinersen4-7 Nusinersen è il primo e unico farmaco approvato per il trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA) ed è attualmente disponibile in più di 40 paesi. Più di 7.500 individui affetti da SMA sono trattati con nusinersen in tutto il mondo, includendo i pazienti osservati nel periodo successivo alla commercializzazione, nel programma EAP (Expanded Access Program) e i partecipanti alle sperimentazioni cliniche (dati aggiornati al 31 marzo 2019).
Nusinersen è un oligonucleotide antisenso (ASO), realizzato mediante l’esclusiva tecnologia antisenso di Ionis, sviluppata per trattare la causa scatenante della SMA. Nusinersen altera lo splicing del pre-mRNA di SMN2 per aumentare la produzione della proteina SMN completa. Gli ASO sono stringhe sintetiche brevi di nucleotidi concepite per legarsi selettivamente all’RNA target e regolare l’espressione genica. Grazie a questa tecnologia, nusinersen ha dimostrato di poter aumentare la quantità della proteina SMN a lunghezza completa nei soggetti affetti da SMA. Nusinersen è somministrato per via intratecale, ossia tramite iniezione effettuata direttamente nel liquido cefalorachidiano (CSF) intorno al midollo spinale, dove avviene la degenerazione dei motoneuroni causata dai livelli insufficienti di proteina SMN che si riscontrano negli individui affetti da SMA.
Nel programma di sviluppo clinico, nusinersen ha dimostrato di avere un profilo rischio-beneficio favorevole. Le reazioni avverse riscontrate più di frequente sono state infezioni delle vie respiratorie e costipazione. Le reazioni avverse gravi di atelettasia sono state riscontrate con maggior frequenza nei pazienti trattati con nusinersen. Dopo la somministrazione di alcuni oligonucleotidi antisenso sono state osservate anomalie della coagulazione e trombocitopenia, anche severa acuta. Gli individui trattati possono essere esposti a un maggior rischio di complicanze emorragiche. Dopo la somministrazione di alcuni ASO è stata osservata tossicità renale. Nusinersen è presente nel rene e da questo ne è escreto.
Biogen ha ottenuto il diritto di sviluppare, produrre e commercializzare nusinersen in tutto il mondo tramite l’acquisto della relativa licenza da Ionis Pharmaceuticals (Nasdaq: IONS), società leader nelle terapie antisenso. Biogen e Ionis hanno condotto un programma di sviluppo clinico innovativo – il più grande del suo genere per la SMA – che ha portato, in cinque anni, dalla prima somministrazione di nusinersen sull’uomo nel 2011 alla prima autorizzazione regolatoria.
Informazioni sul Programma di sviluppo clinico di nusinersen NURTURE è uno studio clinico in aperto in corso sui neonati che avevano fino a sei settimane di età al tempo della prima dose, ai quali era stata diagnosticata la SMA di origine genetica, ma che, sempre al tempo della prima dose, erano asintomatici. I dati presentati presso la World Muscle Society nell’ottobre del 2018 hanno dimostrato un’efficacia senza precedenti nel trattamento dei pazienti in fase pre-sintomatica. Nell’analisi in questione, tutti i partecipanti allo studio NURTURE erano in vita e non hanno richiesto la ventilazione permanente, in contrasto con il decorso naturale della SMA. I partecipanti allo studio hanno raggiunto gli obiettivi motori: il 100% è stato in grado di sedersi in autonomia e l’88% è stato in grado di camminare. Tutti i partecipanti allo studio NURTURE avevano 14 mesi o più di età al momento dell’analisi. I partecipanti includevano neonati con due copie del gene SMN2 (n = 15), i quali in genere sviluppano una forma letale e a esordio precoce di SMA, nota come Tipo 1, e neonati con tre copie del gene SMN2 (n = 10) che in genere sviluppano la SMA di Tipo 2 o 3. Le persone colpite da SMA di Tipo 2 e Tipo 3 potrebbero non riuscire mai a camminare o rischiano di perdere questa capacità nel tempo. Non sono state riscontrate nuove problematiche sotto il profilo della sicurezza.
Lo studio ENDEAR è stato uno studio internazionale di Fase III di tredici mesi multicentrico e in doppio cieco, controllato rispetto al gruppo sham, condotto su 121 pazienti con SMA a esordio neonatale (con elevata probabilità di sviluppare SMA di Tipo 1). I risultati dello studio registrativo, pubblicati su The New England Journal of Medicine, hanno valutato l’efficacia e la sicurezza nei pazienti che hanno mostrato l’insorgenza di segni e sintomi della SMA prima di aver raggiunto sei mesi di età. I pazienti trattati con nusinersen nello studio ENDEAR hanno ottenuto un miglioramento clinicamente significativo nel raggiungimento degli obiettivi motori, in confronto ai partecipanti allo studio non trattati (51% vs 0%), dimostrando una risposta motoria secondo la scala Hammersmith Infant Neurological Examination sezione 2 (HINE-2), una valutazione che considera otto categorie di obiettivi motori sulla base di criteri definiti.
CHERISH è stato uno studio di Fase III randomizzato in doppio cieco di 15 mesi, controllato rispetto al gruppo sham, nel quale è stato somministrato nusinersen a 126 pazienti non deambulanti con SMA a esordio tardivo (con elevata probabilità di sviluppare SMA di Tipo 2 o 3). I pazienti arruolati mostravano l’insorgenza di segni e sintomi a un’età superiore ai 6 mesi, con un’età compresa tra 2 e 12 anni allo screening. Dall’analisi finale dei dati dello studio CHERISH è emerso che i bambini trattati con nusinersen hanno ottenuto un miglioramento statisticamente e clinicamente molto significativo nella funzionalità motoria in confronto a coloro che non avevano ricevuto alcun trattamento, con una differenza nei soggetti trattati di 4,9 punti nella scala Hammersmith Functional Motor Scale Expanded. Nel corso dello studio, nusinersen ha dimostrato di avere un profilo rischio-beneficio favorevole.
Informazioni sulla SMA8 L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia neuromuscolare rara di origine genetica e caratterizzata da una perdita di motoneuroni nel midollo spinale e nel tronco encefalico inferiore, una condizione che porta a debolezza e atrofia muscolare gravi e progressive. A circa 1 neonato su 10.000 viene diagnosticata la SMA. Gli individui affetti possono perdere la capacità di camminare e riscontrare difficoltà nell’espletare le funzioni basilari, come la respirazione e la deglutizione,
richiedendo un significativo intervento sanitario e una costante assistenza. Se non trattati, la maggioranza dei neonati affetti dalla forma più grave della malattia (Tipo 1) non vive per più di due anni senza dover subire un intervento alle vie respiratorie. Le persone affette da SMA a esordio infantile o in età adulta (Tipo 2 e Tipo 3) producono una maggior quantità di proteina SMN e sviluppano una forma meno grave, ma comunque inabilitante, di SMA.
A causa di una delezione o una mutazione nel gene SMN1, le persone affette da SMA non producono quantità sufficienti della proteina SMN, fondamentale per la sopravvivenza dei motoneuroni. La gravità della SMA è correlata alla quantità di proteina SMN nel corpo dell’individuo. Le persone con SMA di Tipo 1, la forma che richiede una terapia più intensiva e un’assistenza costante, producono quantità molto basse di proteina SMN e non sono in grado di sedersi senza assistenza, o in genere, di vivere per più di due anni senza supporto respiratorio. Le persone con SMA di Tipo 2 e Tipo 3 producono una maggior quantità di proteina SMN e la loro è una forma meno grave, ma comunque inabilitante, di SMA.
Informazioni su Biogen Biogen è un punto di riferimento nell’ambito delle neuroscienze. L’azienda si avvale di programmi all’avanguardia per ricercare, sviluppare e distribuire terapie innovative destinate alle persone che in tutto il mondo vivono con gravi patologie neurologiche e neurodegenerative, operando anche in aree terapeutiche contigue. Fondata nel 1978 da Charles Weissmann, Heinz Schaller, Kenneth Murray e dai Premi Nobel Walter Gilbert e Phillip Sharp, Biogen è una delle prime aziende globali nel campo delle biotecnologie. Oggi Biogen vanta il portfolio di farmaci più ricco al mondo nell’ambito delle terapie per la sclerosi multipla (SM), ha introdotto il primo e unico trattamento per l’atrofia muscolare spinale (SMA) ed è all’avanguardia nella ricerca neurologica per patologie come Alzheimer e demenza, SM e neuroimmunologia, disturbi del movimento, dolore, oftalmologia, neuropsichiatria e neurologia acuta. Biogen inoltre commercializza biosimilari di farmaci biologici avanzati.
Biogen – Dichiarazione Cautelativa Il presente comunicato stampa contiene dichiarazioni a carattere previsionale, incluse le dichiarazioni ai sensi della legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995, in merito a benefici, sicurezza ed efficacia potenziali di nusinersen, i risultati di determinati dati del mondo reale, il nostro programma di ricerca e sviluppo per il trattamento della SMA, l’accessibilità da parte dei pazienti e le procedure di rimborsabilità, le quali possono variare da paese a paese. Queste dichiarazioni possono essere identificate da parole come “mirare”, “prevedere”, “ritenere”, “può”, “stimare”, “aspettarsi”, “previsione”, “intendere”, “potrebbe”, “pianificare”, “potenziale”, “possibile”, “sarà”, e altre parole e termini di significato simile. Lo sviluppo e la commercializzazione dei farmaci comportano un elevato grado di rischio: soltanto una piccola percentuale dei programmi di ricerca e sviluppo arrivano fino alla commercializzazione di un prodotto. I risultati degli studi clinici nelle fasi iniziali possono non essere indicativi dei risultati completi, o dei risultati ottenuti nelle fasi successive o al completamento degli studi clinici condotti su una scala più grande e non garantiscono l’approvazione regolamentare. Non è opportuno fare affidamento su queste affermazioni o sui dati scientifici menzionati.
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